lunedì 27 ottobre 2014

COME FUNZIONA UNA VERA DEMOCRAZIA

Spesso ci si riempie la bocca di nobili ideali, tra cui quello di realizzare una democrazia dal basso. In realtà poi, all’ atto pratico, molti ne ignorano  perfino i principi di base, oppure se li dimenticano causando in tal modo il fallimento di tanti progetti anzi contribuendo a creare l’esatto opposto di una vera democrazia diretta.


Lo abbiamo visto con la democrazia con delega italiana entrata in crisi, col renzusconismo, con la progressiva espropriazione vergognosa da parte della partitocrazia di ogni diritto dei cittadini, da quanto accade in Europa e nel mondo globalizzato ma, purtroppo,  anche da chi, come i padri fondatori del m5s, avevano fatto della democrazia dal basso la loro bandiera, salvo poi scordarsi di completarne il percorso.
Sia pure sinteticamente, credo sia utile perciò ricordare alcune nozioni di base.
Come è noto, il significato etimologico di democrazia viene da démos: popolo e  cràtos potere, dunque: “ governo del popolo”. In una reale democrazia perciò il potere dovrebbe essere sempre  nelle mani dei cittadini che direttamente o indirettamente, tramite ad es., una delega a dei rappresentanti eletti, lo esercitano in un determinato contesto sia esso un luogo reale( comune regione nazione, o  virtuale : forum o piattaforma liquida.
Nell’antica Atene non solo ci fu la democrazia, ma  si sperimentarono forme di  reale democrazia diretta. Ciò’ fu possibile solo perché dei saggi ( oggi si direbbe competenti) legislatori come Clistene, ne crearono prima i presupposti. Elaborarono un progetto definendone  struttura ( assai complessa), vari organismi di controllo e le regole. Seppero in sostanza organizzarla, fin dagli inizi, prevedendone i possibili rischi di degenerazione,  adottando contromisure opportune.
La democrazia  delegata è oggi in crisi profonda in quanto i  rappresentanti delegati dal popolo (  presunti competenti in materia) anziché rappresentarne davvero i bisogni, hanno finito col perseguire i propri interessi personali,  trasformandosi in caste o oligarchie di potere, spesso, oltretutto, senza aver mostrato alcuna competenza nell'affrontare e risolvere  i problemi del Paese.
Questa separazione tra base e vertici sta purtroppo avvenendo in parte  anche nel m5s  dal momento in cui i parlamentari "portavoce", pur con le debite differenze,  anziché consultare la base  e far decidere ad essa le questioni programmatiche di fondo e le scelte strategiche più importanti,   finiscono col decidere quasi tutto  dall’ alto, magari seguendo anche le direttive dei due fondatori che purtroppo detengono il marchio del movimento.

Lo stesso processo accade in piccolo anche su vari forum o piattaforme liquide dove si ricade nello stesso vizio devastante. Questo meccanismo perverso ( formazione di oligarchie interne) è il nemico peggiore di ogni reale democrazia delegata, diretta o liquida.
D’altra parte democrazia liquida prevede un mix ben calibrato tra democrazia diretta, delegata e partecipata.
Come realizzarla dunque in modo che funzioni davvero? 
La risposta è semplice seguendo l’esempio greco. Organizzandola e strutturandola bene fin dall’ inizio, avvalendosi di un gruppo iniziale di persone competenti in materia, costruendo prima  una struttura adeguata, regole precise ed una organizzazione studiata al fine di prevenire ed eliminare i rischi di oligarchie o peggio di regimi di capi.
Ma anche con questi accorgimenti va sempre tenuto presente che la democrazia è un processo lungo e faticoso  da praticare. Richiede l’impegno di tutti i cittadini e non la loro inerzia, pigrizia e passività.
Ogni testa pensa in modo diverso, dunque in caso di controversie inevitabili tutto il processo democratico, per evitare sterili polemiche e contrapposizioni,  va gestito e controllato dal basso attraverso UN VOTO e delle regole precise COMUNI che garantiscano sempre il potere alla base e la gestione collegiale di tutte le decisioni tramite appunto un voto  finale consapevole.
La regola base dovrebbe essere che, per ogni divergenza di opinioni, si decida sempre tramite un voto  a maggioranza. Ma perchè il voto sia informato e consapevole occorre che chi lo esercita, conosca, e dunque abbia seguito bene,compreso  e partecipato alle discussioni relative. Senza questi presupposti ogni tentativo di costruire una reale democrazia, sia in una comunità locale o nazionale, sia su un forum o una piattaforma, sono destinati ad essere problematici o a fallire.
Tradotto in pratica questo significa che, ad es.,una democrazia vera in rete  dovrebbe basarsi su :
-un dominio o amministrazione collegiale costituito da un gruppo delegato di tecnici competenti e gruppo di controllo di garanti eletti dalla base,
-un progetto chiaro a monte con una definizione comune e chiara degli obiettivi ed i modi per organizzare la democrazia dal basso:

http://progettodemocraziadiretta.blogspot.it/2012/12/un-nuovo-modello-organizzato-di.html

-linee guida e strumenti per educare i cittadini a produrre proposte serie con tanto di obiettivi, strumenti, coperture ecc.
-trasparenza delle informazioni,
-sicurezza tramite sistemi di seria certificazione a monte per evitare manipolazioni, intrusioni, doppie iscrizioni, alterazioni del voto ecc.,
-un regolamento preciso e statuto di riferimento per tutti  costruito e votato dalla base,che impedisca trolleraggio e proposte improduttive
-principi democratici di garanzia nelle varie cariche o deleghe : elettività della carica, temporaneità (a rotazione), collegialità di ogni carica ecc,da indicare nello statuto,
-voto palese, motivato consapevole e partecipato.
Tutto il resto poco ha a che vedere con un serio processo democratico.

Da questo punto di vista direi che oggi più che tra destra e finta sinistra, la lotta e lo scontro politico  è tra valori e dis-valori, tra democrazia vera e dittatura mascherata, tra Atene e Sparta. Attualmente la bilancia, grazie anche all'ignoranza di molti cittadini, pende nettamente dalla parte del sistema di potere oligarchico.

MA IL PUNTO POLITICO DI FONDO, PER QUEL CHE RIGUARDA IL M5S, E' CHE E' INUTILE LAMENTARSI : E' LA BASE CHE DEVE MUOVERSI IN AUTONOMIA PER CREARE DAL BASSO GLI STRUMENTI PER PRATICARE UNA REALE DEMOCRAZIA DIRETTA IN AUTONOMIA DA GRILLO E CASALEGGIO .

Per ora, l'unico progetto serio che  mi pare vada, sia pure con tempi lunghi  e alcune  contraddizioni, verso questa prospettiva è il Progetto Parelon, anche se giustamente ha preso le distanze dai vertici del m5s creando alcuni  degli strumenti per tutti i cittadini:

https://www.parelon.com/

3 commenti:

  1. Analisi perfetta che condivido anche se va evidenziato il fatto che esiste un abisso tra il m5s e la partitocrazia, ma certo problemi esistono anche all'interno del movimento.

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  2. Cogli un punto fondamentale perchè oggi è proprio l'ignoranza sui valori democratici che consente al potere di far passare per democratico quel che non è, anzi fa passare una dittatura mascherata di pochi per democrazia. purtroppo la maggioranza dei cittadini preferisce delegare ad altri e votare il primo imbonitore di passaggio invece di impegnarsi in prima persona.

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  3. Ho visto che questo condivisibile articolo è stato ripreso dai dissidenti del Palco espulsi.Significativo. Mi auguro che non espellano pure lo scrivente, ormai hanno il grilletto facile.

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